Le pittule sono delle frittelle a base di farina e lievito, si mangiano in Salento come antipasto nelle cene del periodo natalizio. Le pittule vanno mangiate calde e la tradizione vuole che si cominci a farle nelle case la vigilia della madonna il 7 Dicembre e si finisca con l'Epifania che tutte le feste si porta via.
Procedimento
Versare in una grande terrina la farina, il sale, il lievito sbriciolato e acqua calda. Lavorare con una mano a lungo e con energia l'impasto fino a che non risulti soffice e cremoso. Coprirlo, proteggerlo dal freddo anche con panni di lana. Lasciarlo riposare almeno per due ore fin quando il suo volume non sarà più che raddoppiato. Servirsi di una padella dai bordi alti con abbondante olio e metterla sul fuoco. Quando l'olio sarà ben caldo, aiutandosi con un cucchiaino unto di olio, prendere delle piccole porzioni di pasta (grosse quanto una noce) e friggerle. Servirle caldissime. Tantissime sono le varianti. All'impasto già lievitato, infatti, si possono mescolare: cavolfiori a pezzi lessi o baccalà lessato o cozze crude sgusciate o capperini insieme a pomodori crudi e alici diliscate a pezzi.
Loreta
Le pittule
Pubblicato da
Bloggassimo
alle
18:11
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2 commenti:
cacolo che buone che devono essere 'ste PITTULE...
NOn è leale pubblicare un post del genere quando gli altri lo leggono a stomaco vuoto...
allora crri in cucina a prepararle, devi solo aspettare due ore di lievitazione!!!!che sarà mai????
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